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Ma non potevate starvene a casa?
Ma non potevate starvene a casa?
Questo è quello che di tanto in tanto mi viene scritto per provare a scoraggiare il nostro incarico . Non capisci di cosa sto parlando? Continua a leggere per scoprirlo .
Dall’8 marzo , una data indimenticabile per noi, ma penso lo è stata per tutti, è la data con la quale abbiamo deciso di chiudere i battenti . SI! Esatto! Abbiamo già chiuso prima che il decreto dell’11 marzo ce lo imponesse. Perché questo? Ho fatto un video dove lo spiego , comunque grosso modo, la salvaguardia dei nostri cari, i nostri dipendenti ma anche la tutela dei nostri clienti e una buona dose di senso civico ci ha fatto comprendere che era la strada giusta da percorrere.
Nella bellezza di due settimane , per me altamente produttive , ho seguito corsi e chiacchierato con persone di livello per cercare di capire come venire a capo di questa situazione .
Le risposte che ho ricevuto? NULLA , il nulla più totale , dallo scienziato laureato al filosofo fino ad arrivare al politico di turno , nessuno in realtà aveva (ed non ha tutt’ora) una risposta alla mia domanda : “ COME DIAVOLO ESCO DA QUESTA SITUAZIONE PER IL BENE DELL’AZIENDA, DEI MIEI CARI E DEI MIEI DIPENDENTI?” Una persona molto saggia, una giorno mi ha detto “ Avere un’attività è una responsabilità civile”, non è per forza il significato di lucro e guadagno , dalla nostra attività dipendono la bellezza di 6 famiglie, SEI famiglie che a fine mese si aspettano uno stipendio per tirare a quello successivo.
L’aspetto economico quindi è importante, ma sapete cosa lo è di più? La tutela dei miei concittadini ! Da lunedì 23 marzo abbiamo deciso di intraprendere questa dura sfida.
La pizzeria LAGO è al servizio del cittadino. Come i nostri fedeli clienti ci sostengono tutto l’anno , noi abbiamo il DOVERE di sostenerli nel momento di crisi!
Sarebbe stato da canaglie privarli di un momento di gioia, lasciandoli senza pizza per oltre 2 mesi.
Certo, qualcuno mi potrebbe dire che vi sono altre soluzioni: fare la pizza in casa , oppure quella surgelata.
Quella surgelata?? Ma la avete mai provata davvero? Ve lo assicuro io, ha un sapore che potrebbe essere tutto, ma proprio tutto, tranne che di pizza! Vogliamo parlare di quella fatta in casa? I primi giorni che sono stato chiuso in casa ho provato a farla con i miei figli, risultato? Bè, avendo io a disposizione un ottima farina e alcune tecniche standardizzate, non è stata neanche così male. Perché la sconsiglio? Perché ho impiegato tutto il pomeriggio a ripulire la cucina dalla farina! Mani impiastrate di pasta e farina che vola sono il motivo principale che mi hanno convinto a persuadermi a farla ancora !
Vi siete trovati mai in questa situazione? Da lunedì 23 per tutte quelle fortunate persone che abitano ad Oggebbio , Ghiffa o Cannero Riviera queste problematiche non esiteranno più! Alla pizza ci pensiamo noi!
Se è stato facile? Proprio NO!
Abbiamo messo in piedi in 5 GIORNI un servizio di delivery o più comunemente chiamato “ consegne a domicilio” .
Ovvero? Portiamo a casa dei nostri clienti e non, le pizze che preferiscono.
Un cliente una volta mi ha detto “ cosa vuoi che sia portarle a casa le pizze, alla fine le fate tutto il giorno!” . A questa affermazione mi sono dovuto discostare subito. Farla in pizzeria e servirle al tavolo è un discorso, ma portarla a casa delle persone in regime di “zona rossa” è tutt’altro.
La nostra però è una vera e propria sfida. Vediamo da questa situazione un’occasione con la quale sarà possibile crescere ed imparare tante cose nuove.
Le consegne a casa sono fra queste.
Ma come si svolge davvero la nostra attività?
Abbiamo comprato delle borse termiche top di gamma che ci permettono di mantenere la linea del caldo per molti minuti prima di rovinare la nostra pizza, ma sapete quale è davvero il nostro segreto? Per i nostri clienti più affezionati sicuramente la risposta è scontata : CIRO - The Original Pizza Box, negli articoli seguenti avrete modo di approfondire l’argomento. In breve, grazie alle sue caratteristiche uniche questo nuovo contenitore per la pizza riesce a non creare l’effetto bollito del cartone . Qui dovrei aprire una piccola parentesi su quanto il cartone sia nocivo per la nostra salute, poiché quando la nostra pizza resta bollita all’interno le sostanze tossiche presenti nella carta , a volte anche riciclata , passano, venendo da noi fagocitate. Non voglio parlare di questo però adesso.
L’ultimo aspetto sulla quale voglio porre attenzione è la modalità di consegna e pagamento . Abbiamo messo a punto (sempre nei famosi 5 giorni) un sistema con la quale chiunque possa pagare con la propria carta di credito o Apple Pay se configurato, il proprio ordine. Le possibilità di contagio mi questo modo sono del tutto azzerate.
Concludo scrivendo che consegnare le pizze per noi è un DOVERE CIVICO ! Portarvi la pizza per noi è come portarvi felicità.